Quando si parla di interventi al naso, è importante distinguere tra finalità puramente estetiche e reali esigenze funzionali. La rinosettoplastica unisce entrambe, offrendo una soluzione completa per chi desidera migliorare l’aspetto del proprio naso senza trascurare la qualità della respirazione. Per approfondire il tema, abbiamo chiesto al Dott. Tito Marianetti — specialista in chirurgia maxillo-facciale con lunga esperienza nella rinoplastica funzionale ed estetica — di guidarci attraverso il funzionamento, i benefici e i tempi di recupero di questo tipo di intervento.

Cos’è la rinosettoplastica?
La settorinoplastica è un intervento chirurgico che combina la rinoplastica e la settoplastica, mirato a migliorare sia l’aspetto estetico del naso che la sua funzionalità respiratoria. Questo tipo di operazione è particolarmente indicato per chi presenta anomalie strutturali come deviazioni del setto nasale o deformità esterne che possono causare difficoltà respiratorie o insoddisfazione estetica. Durante una procedura di settorinoplastica, il chirurgo lavora per rimodellare le ossa e le cartilagini del naso, creando un equilibrio armonico tra l’aspetto esterno e la funzionalità interna. L’obiettivo principale è quello di ottenere un risultato naturale che rispetti l’anatomia e le proporzioni del viso del paziente. La rinosettoplastica richiede una valutazione approfondita da parte di un chirurgo esperto per determinare le specifiche esigenze anatomiche e le aspettative estetiche del paziente. Questo tipo di intervento può portare a benefici significativi sia per quanto riguarda l’autostima personale sia per il miglioramento della qualità della vita attraverso una respirazione più efficiente.
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Benefici della rinosettoplastica funzionale
La rinosettoplastica funzionale rappresenta un intervento chirurgico che non solo migliora l’estetica del naso, ma soprattutto ne ottimizza la funzione respiratoria. Tra i principali benefici di questo tipo di operazione vi è la correzione delle deviazioni del setto nasale, che spesso provocano difficoltà respiratorie. Inoltre, questa procedura può alleviare problemi cronici come sinusite, russamento e apnea notturna, migliorando significativamente la qualità della vita del paziente. La rinosettoplastica funzionale consente anche di trattare malformazioni congenite o danni causati da traumi. L’approccio chirurgico è personalizzato in base alle necessità specifiche del paziente, garantendo risultati sia funzionali che estetici ottimali. Infine, il miglioramento della funzione respiratoria può avere effetti positivi su altre aree della salute generale, come l’incremento dell’energia e una migliore qualità del sonno. È fondamentale rivolgersi a un chirurgo esperto in rinosettoplastica per ottenere i migliori risultati possibili e minimizzare i rischi associati all’intervento.
Tecniche chirurgiche utilizzate
La rinosettoplastica, un intervento che combina la rinoplastica e la settoplastica, si avvale di tecniche chirurgiche avanzate per migliorare sia l’estetica sia le funzionalità respiratorie del naso. Le tecniche più comuni includono l’approccio aperto e quello chiuso. L’approccio aperto prevede un’incisione esterna sulla columella, consentendo al chirurgo un accesso diretto e una visualizzazione chiara delle strutture nasali interne. Questo metodo è spesso preferito per correzioni complesse poiché offre maggiore precisione e controllo. Al contrario, l’approccio chiuso comporta incisioni all’interno delle narici, riducendo la visibilità delle cicatrici post-operatorie.
Oltre alle tecniche di incisione, il chirurgo può utilizzare innesti di cartilagine prelevati dal setto nasale o da altre parti del corpo come l’orecchio o la costola per rimodellare e supportare le strutture nasali. La scelta della tecnica dipende da vari fattori tra cui le caratteristiche anatomiche del paziente e gli obiettivi specifici dell’intervento di settorinoplastica. Ogni approccio è studiato per garantire risultati armoniosi e il ripristino ottimale delle funzioni respiratorie.
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Rischi e complicanze dell’intervento
L’intervento di rinosettoplastica, seppur comune e generalmente sicuro, comporta alcuni rischi e possibili complicanze, come avviene per qualsiasi procedura chirurgica. Tra i rischi più comuni si annoverano infezioni, emorragie post-operatorie e reazioni avverse all’anestesia. Inoltre, possono verificarsi alterazioni temporanee o permanenti della sensibilità cutanea nella zona nasale. Altre complicanze, seppur più rare, potrebbero includere cicatrici visibili, difficoltà respiratorie persistenti o insoddisfazione estetica rispetto ai risultati ottenuti. È fondamentale che il paziente sia ben informato su questi potenziali rischi prima di sottoporsi all’operazione di settorinoplastica e che scelga un chirurgo esperto e qualificato per minimizzare tali evenienze. Un’attenta pianificazione pre-operatoria e l’osservanza delle indicazioni post-chirurgiche possono significativamente ridurre l’incidenza di complicanze e favorire un recupero ottimale.
L’intervento di rinosettoplastica funzionale
L’intervento di settorino funzionale viene eseguito generalmente in anestesia generale e ha una durata media compresa tra 120 e 150 minuti, a seconda della complessità del caso. Grazie all’impiego di tecniche mini-invasive come la Piezo Surgery, che utilizza strumenti a ultrasuoni per modellare con estrema precisione le ossa nasali, è possibile intervenire rispettando i tessuti circostanti e riducendo al minimo il trauma chirurgico. Questo approccio consente non solo di ottenere risultati più precisi e naturali, ma anche di velocizzare i tempi di recupero post-operatorio. Un ulteriore aspetto importante è che, nella tecnica utilizzata dal Dott. Tito Marianetti, non si ricorre all’utilizzo dei tradizionali tamponi nasali, evitando così al paziente il disagio associato alla loro rimozione e migliorando il comfort nei giorni successivi all’intervento. La combinazione di anestesia generale, tecnica Piezo e l’assenza di tamponi rende oggi la settorinoplastica funzionale un intervento più sicuro, meno invasivo e meglio tollerato rispetto alle metodiche tradizionali.
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Periodo di recupero post-operatorio
Il periodo di recupero post-operatorio dopo un intervento di settorinoplastica varia da paziente a paziente, ma generalmente richiede alcune settimane per garantire un recupero completo. Nei primi giorni successivi all’operazione di rinosettoplastica, è normale sperimentare gonfiore e lividi intorno al naso e agli occhi. È importante seguire attentamente le istruzioni del chirurgo riguardo alla gestione di eventuali fastidi. Durante la prima settimana, si consiglia di evitare attività fisiche intense e di mantenere la testa sollevata durante il riposo per favorire una guarigione ottimale.
La rimozione delle suture e dello split nasale avviene generalmente entro una settimana dall’intervento. Successivamente, il paziente può riprendere gradualmente le normali attività quotidiane, evitando tuttavia sport di contatto o situazioni che possano mettere a rischio l’integrità del naso operato. È fondamentale partecipare a tutte le visite post-operatorie programmate dal chirurgo per monitorare il progresso della guarigione. Seguendo queste indicazioni e con un po’ di pazienza, i risultati dell’intervento di settorinoplastica diventeranno visibili nel tempo, portando benefici estetici e funzionali duraturi.
Conclusioni
La settorinoplastica rappresenta quindi un’opzione chirurgica che può migliorare significativamente non solo l’estetica, ma anche la qualità della vita dei pazienti grazie al ripristino di una corretta funzionalità respiratoria. Come sottolinea il Dott. Tito Marianetti, rivolgersi a un professionista esperto è fondamentale per ottenere risultati sicuri, armoniosi e duraturi. Se stai valutando questo tipo di intervento, affidarti a mani esperte è il primo passo verso un cambiamento consapevole e positivo.
Il Dott. Tito Marianetti riceve a Roma presso la Clinica Assunzione di Maria Santissima (Via Nomentana 311) e ad Avezzano presso Marianettimed. Opera esclusivamente a Roma. Per prenotazioni è possibile contattare il numero +393409716706.

