Rinoplastica punta naso: scopriamo in questo articolo in cosa consiste l’intervento per valorizzare la punta del naso in una rinoplastica.
Il naso è la caratteristica principale del viso e ha un impatto significativo sull’estetica generale dello stesso. Per questo motivo, la punta rappresenta da sempre nel naso uno degli elementi chiave che possono influenzarne notevolmente il suo aspetto. La valorizzazione della punta è quindi una delle richieste più frequenti da parte dei pazienti quando parliamo di rinoplastica.
Il Dottor Tito Marianetti, chirurgo maxillo facciale, ultra specializzato in rinoplastiche ci parla dell’intervento e ci delucida tutti i tipi di punta che possono essere corretti con questa chirurgia.
Rinoplastica punta naso: Cos’è la rinoplastica della punta nasale?
La chirurgia estetica della punta nasale non è altro che un procedimento parziale parte dell’intervento di rinoplastica che serve a valorizzare la bellezza della punta del naso. Un intervento mirato sulla punta ha quindi l’obiettivo di rendere più gradevole l’aspetto di questa area importante del naso. Esistono punte cadenti che vanno sollevate, punte eccessivamente proiettate che vanno abbassate e raddrizzate o semplicemente si può provvedere a ridurre la dimensione della punta.
E’ corretto quindi parlare di rinoplastica della punta nasale?
Non esattamente: l’intervento di rinoplastica, per valorizzare in maniera complessiva il naso non può riguardare esclusivamente la punta del naso. L’armonizzazione di questo distretto è data da un equilibrio tra punta e dorso ed è quindi limitante pensare che la sola punta possa comportare un miglioramento significativo del volto. Nell’intervento di rinoplastica è sbagliato ragionare per area, bisogna sempre considerare l’intero naso.
E’ possibile ovviamente, se necessario, intervenire in maniera importante sulla punta, ma questo non toglie che potrebbe essere necessario anche agire su altre aree del naso per ottenere un risultato ottimale e naturale.
Rinoplastica punta naso: perché i pazienti chiedono una rinoplastica della sola punta del naso?
Spesso i pazienti sono inconsapevoli di come avvenga un intervento di rinoplastica. Sono erroneamente convinti che ritoccare la sola punta possa essere una procedura meno invasiva che non toccare anche l’osso e quindi il dorso del naso. Esiste la convinzione, del tutto sbagliata, che, intervenire sulle ossa sia un procedimento doloroso che comporti grandi pene. Non è assolutamente così: le fratture chirurgiche fatte da uno specialista in rinoplastica non sono le fratture accidentali tipiche di una caduta o di un incidente. L’intervento a prescindere che riguardi la sola punta o anche il dorso è assolutamente indolore e non genera le complicazioni tipiche di chi “si rompe il naso”.
Rinoplastica punta naso: l’utilizzo dei tamponi nella rinoplastica comporta dolore nel post intervento?
La rimozione dei tamponi rappresenta sicuramente un momento particolarmente fastidioso per i pazienti. Sono numerosi gli aneddoti relativi all’estrazione dei tamponi come “Mi hanno estratto il cervello”, “un dolore insopportabile” e altri. Fortunatamente io non utilizzo mai i tamponi nel post intervento grazie ad una speciale tecnica di sutura. Questo comporta un decorso post-intervento totalmente confortevole e privo di dolore, tanto che non prescrivo mai anti-dolorifici nei giorni successivi alla chirurgia.
Quali sono i difetti più comuni relativi alla punta del naso che si possono correggere?
Esistono diversi problemi estetici correlati alla punta del naso che possono essere risolti con l’intervento di rinoplastica punta naso. I più comuni sono:
Iperproiezione: è caratterizzata da una punta prominente formata da cartilagine sporgente sul resto della struttura nasale.
Punta larga o punta globosa: ha una cartilagine eccessivamente ampia e forte che conferisce al naso un aspetto eccessivamente appesantito.
Drooping tip: per correggerlo occorre sollevare la cartilagine del setto, modificando l’angolo naso-labiale.
Punta deviata: è necessario correggere l’asimmetria delle cartilagini alari, così come la columella. Di solito vengono eseguiti innesti di cartilagine.
Tip bifida: si manifesta a seguito di una mancata unione delle cartilagini alari nella parte anteriore della punta nasale. Si corregge suturando la cartilagine, oppure innestando cartilagine alla columella o direttamente alla punta nasale.
Polly Beak Nose: letteralmente significa “becco di pappagallo” e di solito rappresenta un difetto post-operatorio della regione del supratip. Può essere cartilagineo e in questo caso può essere corretto solo chirurgicamente eliminando l’eccesso di cartilagine del setto dorsale o risollevando la punta nasale. Oppure può essere cicatriziale e in questo caso può essere migliorato con infiltrazioni di cortisone.
Tutte queste problematiche nasali possono essere corrette con la rinoplastica che effettuo in tecnica open per avere sempre una visione ben chiara e precisa della struttura nasale. Clicca qui per scoprire tutti i tipi di naso che si possono correggere con l’intervento
Rinoplastica punta naso: che differenza c’è tra una pelle sottile e una pelle spessa in termini di risultato sulla punta del naso?
La tipologia di pelle è determinante sull’esito dell’intervento. Una pelle sottile comporta un risultato estetico più rapido in termini di guarigione e, maggiore definizione e riduzione soprattutto in vista di punto globose e importanti. Una pelle spessa si stabilizza dopo l’intervento con tempi molto più lunghi e non ci si può aspettare una definizione paragonabile a quelle delle pelli sottoli. Purtroppo una punta importante e globosa, con una pelle particolarmente spessa, non potrà mai divenire una punta minuscola. Questo ovviamente non significa che una pelle spessa non possa ottenere un risultato soddisfacente, soprattutto considerando che oggigiorno esistono tecniche di “affinamento” della pelle che aiutano notevolmente nella definizione di risultato.
Rinoplastica punta naso: in cosa consiste la tecnica open nella rinoplastica?
La tecnica open, che da sempre utilizzo, prevede una piccola incisione alla base delle narici, sulla columella al fine di “aprire” il naso ed esporlo alla visione diretta del chirurgo. Questa tecnica permette di avere una chiara visione di tutta la struttura ossea e cartilaginea del naso ed è particolarmente indicata per correggere sia l’estetica che la funzione. Di contro, esiste anche la rinoplastica closed o rinoplastica chiusa che agisce invece attraverso un rimodellamento interno alle narici. Entrambe le tecniche sono valide, ogni chirurgo ha la sua preferenza di azione.
Rinoplastica punta naso: come avviene l’intervento?
L’intervento ha una durata variabile dalle due alle quattro ore a seconda che si tratti di una rinoplastica primaria (su un naso mai operato) o di una rinoplastica di revisione (naso già operato in precedenza con risultati estetici o funzionali non ottimali). L’anestesia utilizzata è quella generale per una maggiore sicurezza del paziente. La rinoplastica non viene mai effettuata nei miei casi in anestesia locale. Al termine dell’intervento non vengono applicati i tamponi ma viene posizionato esclusivamente un piccolo tutore (gessetto) che verrà poi rimosso dopo cinque giorni. Clicca qui per scoprire tutto sull’intervento di rinoplastica
Rinoplastica punta naso: proverò dolore?
Come ho premesso in apertura, l’intervento di rinoplastica non è assolutamente doloroso. A nessuno dei miei pazienti prescrivo mai antidolorifici nel post intervento, a dimostrazione dell’assenza di dolore. La sensazione che si prova dopo l’intervento è di forte costipazione con perdite di muco per alcuni giorni. Clicca qui per scoprire di più sul dolore nella rinoplastica punta naso.
Rinoplastica punta naso: quanto costa un intervento di rinoplastica?
L’intervento di rinoplastica ha un prezzo variabile dai 5000 ai 9000 Euro circa a seconda dei casi.
Rinoplastica punta naso: dove effettuare una visita?
Il Dott. Tito Marianetti riceve a Roma in Via Nomentana 311 e ad Avezzano presso la clinica MarianettiMED in via Sandro Pertini 26. Gli interventi di rinoplastica vengono effettuati esclusivamente nella clinica di Roma.