In questo approfondimento vi sveleremo 6 casi di naso rifatto prima e dopo con l’obiettivo di farvi scoprire come funziona la chirurgia del naso e quali sono i suoi vantaggi.
La rinoplastica è uno degli interventi di chirurgia plastica più conosciuti, ma anche uno dei più delicati perché richiede professionisti con esperienza e capacità per affrontarlo. L’intervento ha come obiettivo quello di modificare i lineamenti del naso, in modo che la sua struttura sia integrata armoniosamente con il resto del viso. La rinoplastica permette di addolcire e ammorbidire i lineamenti, dare più carattere al volto e in alcuni casi, agevolare un ringiovanimento dell’immagine.
Il Dott. Tito Marianetti, chirurgo maxillo facciale, conta in questa ottica più di 10 anni di esperienza nel campo con alle spalle 3000 interventi di rinoplastica.
Perché rifarsi il naso con una rinoplastica?
Le motivazioni che spingono una persona a rifarsi il naso sono legate a motivi estetici e funzionali.
In molti casi le persone che vogliono effettuare una rinoplastica non amano l’aspetto del proprio naso e cercano una soluzione definitiva per poterlo rendere più gradevole. Altre persone, in aggiunta ad un deficit estetico, si avvicinano alla chirurgia del naso per problemi di respirazione e ostruzione nasale dovuta nella maggior parte dei casi da un setto nasale deviato. In questo caso è preferibile parlare di rinosettoplastica, che unisce la correzione estetica a quella funzionale.
Per capire concretamente quali sono i problemi estetici più comuni che possono spingere una persona a rifarsi il naso, vi mostriamo 6 tipologie di naso rifatto prima e dopo:
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Naso rifatto prima e dopo: naso con la gobba
La gobba al naso è il principale problema lamentato dai pazienti in sede di colloquio conoscitivo.
La gobba è costituita da tessuto osteo-cartilagineo che nella maggior parte dei casi peggiora il profilo rendendolo asimmetrico e poco gradevole.
A differenza di quanto spesso si crede, il gibbo nasale non viene rimosso ma si procede alla sua limatura: un procedimento quindi più facile di quanto si creda che può essere eseguito in maniera mini invasiva.
La rimozione della gobba può avvenire in due modi: tramite metodo tradizionale o tramite preservation rhinoplasty. La procedura tradizionale prevede un intervento nella parte superiore del naso, rimuovendo la porzione superiore del gibbo e chiudendo le ossa nasali come se si trattasse di abbassare il tetto di una casa. Nel caso di una rinoplastica preservation invece la scomparsa del gibbo prevede la limatura dalla base del naso, quindi, anziché agire sul tetto della casa, si agisce sulle fondamenta.
Vi mostriamo alcuni casi di naso rifatto prima e dopo che prevede la rimozione della gobba o gibbo nasale.
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Naso rifatto prima e dopo: naso a patata
Per proseguire vi mostriamo altri casi di naso rifatto prima e dopo: il naso a patata o con punta globosa. La punta grossa è, dopo la presenza della gobba, il secondo motivo più sentito per sottoporsi ad un intervento di rinoplastica. Questo problema, maggiormente percepito dalle donne, appesantisce tutta l’estetica del volto, rendendola poco attrattiva.
Il naso a patata può essere dovuto ad una ipertrofia delle cartilagini alari oppure ad un mal posizionamento cefalico delle stesse. Il ridimensionamento della punta viene effettuato attraverso manovre chirurgiche che prevedono l’asportazione della cartilagine in eccesso nella zona con successivi punti di sutura.
Spesso la punta globosa è accompagnata da una pelle particolarmente spessa che non aiuta in termini di definizione il risultato finale. In questa ottica, il Dott. Tito Marianetti esegue ulteriori manovre di assottigliamento dello strato della pelle con l’obiettivo di renderla più fine e quindi più lavorabile in termini di definizione di risultato.
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Naso rifatto prima e dopo: naso storto
Anche il naso storto, spesso collegato ad un setto nasale deviato, rappresenta un problema a molti comune. Questa tipologia di naso vede il suo principale problema estetico in visione frontale: il dorso appare poco uniforme, non dritto e in asse con il resto del volto. Può avere la tipica forma a “C” oppure a “S” e le narici, viste dal basso, possono apparire estremamente irregolari proprio per via della deviazione.
Per correggere questo problema è necessario sottoporsi ad un intervento di rinosettoplastica che prevede la correzione del setto nasale interno. Il chirurgo in questo caso correggerà la deviazione del setto e successivamente interverrà sull’estetica del naso attraverso l’utilizzo di innesti e/o cartilagine nell’area concava del naso. Spesso è necessario intervenire anche sull’osso per poter armonizzare l’asimmetria di tutto il distretto.
Di seguito alcuni casi di naso rifatto prima e dopo l’intervento di rinosettoplastica per la correzione del naso storto.
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Naso rifatto prima e dopo: naso aquilino
Il naso aquilino, conosciuto anche come naso romano o naso dantesco è caratterizzato da una punta rivolta verso il basso che ricorda proprio il becco di un’aquila. Questa tipologia di naso può essere caratterizzato anche da un ponte nasale sporgente con un dorso del naso piuttosto prominente. E’ caratteristico delle popolazioni mediterranee e la sua correzione prevede un intervento specifico sulla punta che viene fatta risalire tramite speciali sostegni (innesti chiamati columella graft o septal extension graft). Obiettivo dell’intervento è quindi dare maggiore proiezione alla punta al fine di renderla più armoniosa.
Nelle foto è possibile apprezzare la rinoplastica prima e dopo per correggere il naso aquilino.
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Naso rifatto prima e dopo: naso lungo
Il naso in alcuni casi può apparire eccessivamente lungo e sproporzionato rispetto ai lineamenti del volto. Obiettivo della rinoplastica sarà quindi quello di deproiettare il naso e di ridurre la piramide nasale in maniera da renderla più armoniosa con il resto dei lineamenti. E’ determinante non incorrere in eccessive riduzioni per evitare uno stravolgimento eccessivo del volto: la naturalezza è sempre la chiave del successo di una rinoplastica.
Nelle foto si possono vedere esempi di naso rifatto prima e dopo l’intervento di rinoplastica per la correzione del naso lungo.
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Naso rifatto prima e dopo: naso corto
Può capitare che vi siano persone che lamentino un naso eccessivamente corto rispetto alle dimensioni del volto. Questo problema estetico, tipico nelle popolazioni asiatiche e sud americane può derivare anche da eventi di natura traumatica; Può essere corretto attraverso l’utilizzo di un particolare innesto che ha l’obiettivo di allungarlo sia in termini frontali che sul profilo.
Il naso corto è spesso collegato ad esiti di un precedente intervento di rinoplastica mal riuscito che ha visto la rimozione eccessiva della struttura osteo-cartilaginea del naso. L’aspetto è quindi poco proporzionato e poco coerente con le caratteristiche somatiche del volto. In questi casi è necessario sottoporsi ad una rinoplastica di revisione che prevede la ricostruzione completa del dorso al fine di ripristinarne l’estetica.
Esempi di naso rifatto prima e dopo l’intervento di rinoplastica di revisione per correggere il naso corto.
Sono quindi molteplici le motivazioni che possono spingere una persona a sottoporsi ad un intervento di rinoplastica, per questo vi mostriamo alcune delle domande più frequenti su questo intervento. Se vuoi ulteriormente approfondire tutti i segreti della rinoplastica, clicca qui
Naso rifatto prima e dopo: rifarsi il naso fa male?
La rinoplastica NON fa assolutamente male, tanto che il Dott.Tito Marianetti, in tutti i suoi interventi, non prescrive mai antidolorifici nel post-operatorio. La sensazione che si prova dopo l’intervento è quella di una forte costipazione nasale (un forte raffreddore) con qualche difficoltà ostruttiva nei primi giorni dopo l’intervento. Il decorso post-operatorio è ulteriormente agevolato dal non utilizzo dei tamponi post-operatori: Il Dottore grazie ad una speciale tecnica non utilizza mai i tamponi tanto temuti dai pazienti.
Naso rifatto prima e dopo: posso scegliere il naso che voglio in una rinoplastica?
La risposta è no. Il risultato finale dipende sempre dalla partenza e dai limiti che ogni naso possiede. Non è possibile riprodurre il naso di un altro sul proprio volto. Obiettivo dell’intervento deve quindi essere quello di valorizzare il proprio naso, mantenendo l’unicità e la naturalezza all’interno del volto. E’ certamente possibile concordare in fase preventiva le possibili modifiche, andando incontro alle preferenze estetiche del paziente, tuttavia è prioritario comprendere che la chirurgia ha dei limiti e, oltrepassarli significa andare incontro a problemi di tipo funzionale sulla riuscita dell’intervento.
Naso rifatto prima e dopo: dopo quanto tempo potrò vedere il risultato finale dell’intervento?
Il risultato finale è apprezzabile parzialmente fin da subito dopo l’intervento. E’ importante però comprendere che il naso, appena operata apparirà gonfio e, tenderà a prendere forma e definizione nel corso dei mesi successivi alla chirurgia plastica. Per apprezzare in maniera completa il risultato finale di questa chirurgia estetica è necessario attendere un anno dall’intervento.
Naso rifatto prima e dopo: come è possibile correggere le piccole imperfezioni del naso?
Quando i difetti sono minimi e circoscritti ad alcune tipologie di imperfezioni è possibile valutare l’utilizzo del rinofiller, una tecnica non invasiva a base di acido ialuronico. Il trattamento corregge da un punto di vista estetico piccole gobbette, lievi deviazioni, punta del naso cadente e poco proiettata e naso insellato. Il rinofiller non corregge l’aspetto funzionale, quindi collegato alla respirazione del naso, ma migliora solo l’estetica. Ha una durata di circa 6 mesi, successivamente sarà necessario sottoporsi nuovamente al trattamento.
Naso rifatto prima e dopo: quanto costa rifarsi il naso?
Il costo di una rinoplastica naso varia tra i 6000 e i 10.000 Euro. Per richiedere un preventivo specifico è possibile contattare la nostra segreteria al +39 3409716706 oppure scrivere una mail a info@myrhinoplasty.it
Dove posso effettuare una rinoplastica?
Il Dott. Tito Marianetti riceve a Roma in Via Nomentana 311 o ad Avezzano presso la clinica MarianettiMED in via Sandro Pertini 26. Lo specialista opera esclusivamente su Roma.